Bracciale in oro rosa con zaffiri e quarzo rosa
Bracciale in oro rosa 18 carati con zaffiri rosa (4.41 carati) e quarzo rosa taglio cabochon (carati 10.77).
Metallo: Oro rosa 18 carati
Larghezza: 25 mm
Lunghezza: 180 mm
Zaffiro rosa: peso 4.41 carati in totale
Quarzo rosa: peso 10.77 carati in totale
Pietra di Luna
Peso: 39 gr
L’oro 18 carati
Allo stesso tempo compatto e duttile, l’oro possiede una colorazione gialla brillante al suo stato naturale. Utilizzato in gioielleria, viene spesso legato ad altri metalli per rinforzarne la rigidità. Secondo il metallo al quale è associato, l’oro assume differenti colorazioni: oltre al giallo può essere rosa, bianco, verde... Se l’oro giallo da risalto in particolare alle gemme dai colori caldi e l’oro bianco si accosta perfettamente ai diamanti, l’oro rosa illumina la pelle in modo del tutto particolare.
Oro 18 carati vuol dire che il prezioso metallo contiene 18 parti di oro puro su 24; dove per 24 carati si intende il metallo allo stato puro. L’oro 18 carati è, quindi una lega costituita, per esprimerla nel sistema decimale, da 750 parti di oro puro su 1000, le rimanenti 250 parti sono composte da altri metalli che possono essere il rame, l’argento, il platino. Pertanto, la sua purezza dell’oro è del 75%.
E’ necessario legare l’oro puro con altri metalli perché l’oro puro 24 carati è troppo duttile e la sua lavorazione molto difficoltosa. L’oro 18 carati, a causa della sua purezza relativamente elevata e della buona durata, è una delle leghe più popolari utilizzate in gioielleria.
L’oro rosa 18 carati
L’oro rosa 18 carati è una lega costituita al 75% da oro e al 25% da rame ed argento. Più rame è presente nella lega, maggiore sarà il colore tendente al rosso. Ecco le percentuali di composizione dell’oro rosa:
- Oro rosso 18 carati: 75% oro, 25% rame
- Oro rosa 18 carati: 75% oro, 22,25% rame, 2,75% argento
- Oro rosa 18 carati: 75% oro, 20% rame, 5% argento
Lo Zaffiro
La parola “Sappir”, che significa in ebraico “la cosa più bella”, esprime al meglio il fascino di questa pietra dai mille colori. Come il rubino, lo zaffiro appartiene alla famiglia dei corindoni. Rispetto al rubino, però, che è soltanto rosso, lo zaffiro si declina in una varietà infinita di colori: zaffiro rosa, giallo, viola, verde, arancio, rosa aranciato (Padparadscha), incolore...
Il termine zaffiro, utilizzato senza aggettivi distintivi, indica la più celebre varietà di questa gemma, di colore blu. Lo stesso zaffiro di colore blu poi, può assumere varie tonalità: dall’azzurro al blu notte, o dal turchese al pervinca, a seconda in particolare della provenienza.
Lo zaffiro rosa
Lo zaffiro rosa deve il suo nome Padparadscha al sanscrito “padmaraga” (padma = loto; raga = colore) per il suo colore simile al fiore di loto. Il suo colore tende a non essere uniforme ma varia tra tonalità rosa chiaro, magenta scuro, giallo-rosa o arancio-salmone. A determinare il valore sono il colore, la luminosità, la misura e la limpidezza.
Il nome è orientale perché inizialmente l’estrazione di questo esemplare era possibile solo in Asia.
Questa rara varietà è una scelta frequente per gli anelli di fidanzamento perché è stata conosciuta come un simbolo dell'amore nel corso della storia. E' anche nota come la pietra per le persone nate nel mese di Settembre.
Il Quarzo Rosa
Appartenente alla vastissima famiglia dei quarzi microcristallini, il quarzo rosa assume una delicata colorazione rosa cipria. Si possono trovare varietà che spaziano dal trasparente all’opaco, ma la sua tinta pastello spicca particolarmente nelle pietre traslucide.
La pietra di luna
La pietra di luna si chiama in realtà Adularia ed il suo nome deriva dal massiccio dell’Adula, sulle Alpi Lepontine, dove venne scoperta nel 1780.
Spesso la Pietra di Luna viene confusa con la Labradorite Bianca. La principale differenza tra i due minerali è l’Adularescenza e la Labradorescenza. L’Adularescenza è un particolare gioco di luce che presenta la pietra di luna, a causa di piccole e regolari inclusioni di albite. Questo effetto crea una luce bianco-bluastra che luccica e scivola sulla superficie de minerale. La Labradorescenza invece è un effetto ottico di iridescenza che si manifesta come un colore vivido che cambia muovendo la pietra.
Le pietre di luna hanno un colore dominante bianco. Possono essere lattiginose oppure avere dei riflessi azzurri: in questo secondo caso sono molto più pregiate ed è evidente il tipico fenomeno dell’adularescenza.
Molte provengono dallo Sri-Lanka, ma si trovano anche negli Stati Uniti, in Brasile e in Birmania. Da sempre utilizzate in gioielleria, spesso vengono tagliate a cabochon. La durezza è di 6 sulla scala Mohs.
In India si crede che le pietre di luna favoriscano sogni piacevoli. Nei paesi arabi le donne spesso portano pietre di luna cucite fuori nelle loro vesti, perché la pietra di luna è un simbolo di fertilità. È stata anche una gemma molto popolare durante l’ Art Nouveau.